Rope bondage cos’è e come praticarlo

Rope bondage di Alithia Maltese
Rigger: Alithia Maltese –  Foto: Vazkor

Indice

Il rope bondage è il bondage fatto con le corde
Legature a terra e sospensioni
Materiali: Rope x Bondage
Trattamento delle corde
Praticare rope bondage in casa

Il rope bondage è il bondage fatto con le corde

Il bondage è una delle fantasie erotiche più diffuse, è la pratica in cui si limita o si impedisce temporaneamente la possibilità di movimento di una persona e/o la sua capacità sensoriale. 

Gli strumenti utilizzati per il bondage sono molti e molto diversi tra loro: corde, catene, manette, sciarpe, cinture, foulard sono solo alcuni esempi. Nel rope bondage le corde sono lo strumento principale.

Le corde sono molto versatili, si adattano facilmente a ogni contesto, a ogni tipo di gioco.
La corda immobilizza, costringe, segue le forme della persona legata, le esalta, cosa che difficilmente avviene con polsiere e cavigliere.

Spesso ci viene chiesto se il rope bondage è adatto a tutti, indifferentemente dalla propria fisicità. La risposta è assolutamente sì. Con alcuni accorgimenti sarà possibile adattare le stesse legature a un corpo più o meno formoso, più o meno muscoloso per avere un’estetica più gradevole o perché l’esperienza sia più piacevole.

Per qualcuno si preferiranno delle legature a terra, per qualcun altro le sospensioni ma chiunque può legare o farsi legare, l’importante è essere consapevoli delle proprie capacità e possibilità.

Legature a terra e sospensioni

Fanno parte del rope bondage legature estetiche, legature per l’intimità, gioco a terra, sospensioni e semisospensioni. La versatilità dello strumento permette a chi lo utilizza di scegliere tra molte possibilità. È importante però essere consapevoli delle proprie capacità, non cercare di strafare, non cercare di imitare legature complesse che sono state solo viste in foto o in video, fare attenzione a che materiali si utilizzano per realizzare le diverse legature.

Materiali: Rope x Bondage

Quali corde possono essere utilizzate per il rope bondage?
Sul mercato si trovano corde di materiali diversi, con lunghezze e spessori differenti. Ecco qualche informazione per districarsi nel mondo delle corde.

Personalmente non amo le corde sintetiche, non solo per il look ma anche per la sensazione che provocano sulla pelle e con alcune di queste è facile provocare ustioni da sfregamento se non si fa attenzione. Preferisco le corde in fibra naturale, più adatte per il bondage giapponese (che è quello che preferisco) e più morbide al tatto. Vediamo qualche esempio di fibra naturale.

Corda in cotone per il rope bondage
  • Cotone Le corde in cotone sono facili da reperire, sono morbide e se ne trovano di tutti i colori. Sono economiche e possono essere lavate facilmente, anche in lavatrice. Ci sono dei contro: le corde in cotone non sono resistenti, sono elastiche e quindi è più difficile regolare la tensione sul corpo. Inoltre, sempre a causa dell’elevata elasticità, i nodi realizzati risultano molto stretti e difficili da sciogliere. Possono andare bene per legare nell’intimità, se si stanno sperimentando legature semplici.
  • Canapa Anche le corde in canapa sono facili da trovare. Sono corde molto compatte e poco scorrevoli, ruvide sulla pelle. Possono essere lavate per più volte senza che si rovinino.
  • Lino Non sono molto utilizzate, sulla pelle risultano lisce ma proprio questa loro proprietà inficia sulla qualità delle legature, risultano scivolose.
  • Cocco Le corde di cocco sono molto ruvide. Più che per legature complete consiglio di usarle per dare sensazione.
  • Riso (paglia di riso) Spesse e molto coreografiche, le corde in riso vengono utilizzate in Giappone in ambito agricolo e per questo vengono subito ricollegate a un immaginario rurale.
  • Juta Veniamo infine alla juta che è senza dubbio il mio materiale preferito. Ne esistono molte varianti, qui ne vediamo un paio:
  1. Tossa Più facile da gestire rispetto alla canapa ma comunque molto resistenti, sono probabilmente le corde più diffuse tra chi pratica bondage. 
  2. Asanawa Sono leggere, sono tra le più morbide, flessibili, perfette per il bondage giapponese. In assoluto le mie preferite. Sono anche piuttosto delicate rispetto ad altre corde, quindi meno adatte a chi si è appena avvicinato al bondage.
Rope bondage di Itoh Seiu
Legatura con corde di paglia di riso realizzata da Itoh Seiu

Trattamento delle corde

Alcuni tipi di corda andrebbero trattati prima di essere utilizzati, per essere più morbidi nella legatura e più piacevoli al tatto. Per esempio sarebbe bene trattare la canapa o la tossa. Le corde andrebbero bollite per qualche minuto, lasciate raffreddare, poi stese ad asciugare, preferibilmente in tensione per evitare che le fibre modifichino la loro forma. Successivamente, per eliminare i pelucchi rimanenti, è possibile passare velocemente le corde su una fiamma. Qualcuno utilizza cera o olio di canfora per rendere le corde ancora più morbide ma se non si è in grado di eseguire questo procedimento sarebbe meglio evitare perché si rischia che esagerando con la cera o con l’olio le corde diventino inutilizzabili.

Praticare bondage in casa

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